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Quale bicchiere utilizzare per il Prosecco? Ecco i calici più adatti

bottiglia di metodo charmat

Se ti sei mai chiesto quale bicchiere sia il migliore per bere il Prosecco, questo articolo è per te. Ti parlerò dei due contendenti principali: il classico bicchiere flûte e il sempre più popolare bicchiere a tulipano. Scoprirai le loro caratteristiche, i pro e i contro, e potrai decidere quale si adatta meglio ai tuoi gusti. Preparati a sorseggiare il tuo Prosecco preferito nel bicchiere perfetto.


Ma lo sai cos’è il Prosecco?

Ecco un riassunto delle caratteristiche principali del disciplinare della denominazione vitivinicola italiana “Prosecco“:

  • Regione: Il Prosecco è una denominazione vitivinicola italiana che comprende due regioni principali: Veneto e Friuli-Venezia Giulia.
  • Vitigni: Il disciplinare del Prosecco prevede l’utilizzo di specifici vitigni. Nel caso dello spumante, viene utilizzato principalmente il vitigno Glera (noto anche come Prosecco), che deve costituire almeno l’85% del vino. Per il Prosecco frizzante e tranquillo, possono essere utilizzati anche altri vitigni come Verdiso, Bianchetta Trevigiana, Perera e Glera Lunga.
  • Metodo di produzione: Il Prosecco può essere prodotto secondo diverse metodologie, che includono la rifermentazione in autoclave (metodo Charmat) per gli spumanti, la rifermentazione in bottiglia (metodo classico o ancestrale) per alcuni spumanti di qualità superiore, e la fermentazione tradizionale per i vini tranquilli e frizzanti.
  • Resa: Il disciplinare del Prosecco stabilisce una resa massima di uva per ettaro di vigneto. Attualmente, la resa massima consentita per la produzione di Prosecco DOC (Denominazione di Origine Controllata) è di 18 tonnellate per ettaro.
  • Gradazione alcolica: Il contenuto alcolico minimo previsto per il Prosecco è del 10,5% vol.
  • Tipologie: Il disciplinare del Prosecco prevede diverse tipologie di vino, tra cui il Prosecco Spumante, il Prosecco Frizzante e il Prosecco Tranquillo. Ogni tipologia ha caratteristiche specifiche di effervescenza e perlage.
  • Zona di produzione: La zona di produzione del Prosecco è definita e limitata. Comprende principalmente le province di Treviso, Venezia, Padova, Vicenza e Belluno nella regione Veneto, e alcune zone delle province di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine nella regione Friuli-Venezia Giulia.
  • Etichettatura: Gli spumanti Prosecco DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) possono utilizzare il termine “Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore” o “Asolo Prosecco Superiore” a seconda delle zone di produzione. Per gli spumanti Prosecco DOC, viene utilizzata l’etichetta “Prosecco” seguita dalla menzione “DOCG” o “DOC” a seconda della denominazione.
  • Caratteristiche organolettiche: Il Prosecco è generalmente un vino fresco, leggero e fruttato, con aromi che spaziano da fiori bianchi e mela verde a pesca e agrumi. Gli spumanti Prosecco presentano una spuma fine e persistente.

Queste sono solo alcune delle caratteristiche principali del disciplinare del Prosecco. È importante consultare il disciplinare ufficiale per una descrizione dettagliata e aggiornata delle specifiche norme e regolamenti che disciplinano questa produzione.

Quindi il Prosecco è solo con le bollicine? Dev’essere per forza un vino spumante o frizzante?

No, il Prosecco non è solo spumante, o frizzante, con bollicine. La denominazione Prosecco comprende diverse tipologie di vini, tra cui il Prosecco Tranquillo, che è un vino tranquillo senza bollicine, e il Prosecco Frizzante, che è leggermente frizzante con bollicine più sottili e meno persistenti rispetto agli spumanti. Tuttavia, la tipologia più conosciuta e diffusa del Prosecco è il Prosecco Spumante, che è uno spumante con bollicine vivaci e persistenti. Pertanto, il Prosecco può essere prodotto in diverse versioni, che vanno dal vino tranquillo al frizzante e allo spumante, offrendo una varietà di scelte per i consumatori.

Possiamo dividere i bicchieri da champagne, o più in generale da vini spumate, in due macro-categorie:

  1. quelli adatti a vini spumante più semplici (metodo Martinotti/Charmat, o Metodo Classico/Champenoise con soste sui lieviti non molto prolungate);
  2. quelli adatti a vini spumante più complessi (come la maggior parte dei Metodo Classico/Champenoise e, in particolare, quelli che sostano sui lieviti per parecchie decine di mesi prima della sboccatura).

A dirla tutta, i vini appartenenti alla seconda categoria io amo degustarli anche in bicchieri da vino bianco non troppo ampi, come alcuni modelli presentati appena sopra.

Qual è il bicchiere giusto per il Prosecco?

Per esaltare al meglio le caratteristiche del Prosecco, è consigliabile utilizzare i seguenti tipi di bicchieri:

  • Flûte: Il bicchiere flûte è il più comune e tradizionale per servire lo spumante, inclusi i Prosecco spumanti. Ha una forma stretta e allungata con un calice a forma di flauto, che permette di mantenere le bollicine più a lungo e concentrare gli aromi. La forma sottile aiuta a preservare l’effervescenza e a concentrare i profumi delicati del Prosecco.
  • Tulipano: Il bicchiere a forma di tulipano è una scelta popolare per il Prosecco di alta qualità. Ha una forma simile alla flûte, ma con un calice leggermente più ampio che si restringe leggermente verso l’alto. Questo tipo di bicchiere permette una migliore ossigenazione del vino, consentendo agli aromi complessi del Prosecco di svilupparsi al meglio.
  • Coppa: La coppa, o “coupe”, è un bicchiere con una forma ampia e aperta. È spesso associato al servizio di champagne vintage, ma può essere utilizzato anche per il Prosecco. Tuttavia, va notato che la forma ampia della coppa può favorire la rapida dispersione delle bollicine, riducendo la percezione dell’effervescenza.
  • Wine glass: Un bicchiere da vino generico, come il bicchiere universale, o con una forma a tulipano leggermente più ampia può essere usato per apprezzare il Prosecco tranquillo o frizzante. Questo tipo di bicchiere permette una migliore ossigenazione del vino e permette ai suoi aromi di aprirsi completamente.

In definitiva, la scelta del bicchiere dipende anche dalle preferenze personali. Tuttavia, i bicchieri flûte e tulipano sono generalmente considerati i più adatti per gustare e apprezzare appieno le caratteristiche del Prosecco. Qui trovi un approfondimento sui migliori bicchieri per vini spumanti.

 

Flûte

Stölzle Lausitz

 

Un buon flûte dalla forma slanciata e lineare. Appartengono più alla prima delle categorie appena elencate.

 

Spiegelau

 

Vale il discorso del precedente modello, aumenta un po’ la qualità del prodotto.

 

Riedel

 

Ottimi bicchieri, buon compromesso per degustare entrambe le tipologie di vini spumante.

 

Zalto

 

Si narra che dopo aver provato a degustare un vino in un bicchiere Zalto non si riesca più a fare diversamente. Il bicchiere è leggero, sottile, e come mezzo per degustare sembra scomparire, lasciando spazio all’intima e dirette relazione con la finezza del perlage.

 

Wine Glass

Quanti bicchieri di vino ci vogliono per degustare in pace? La risposta è: infiniti. Ecco perché sono stati inventati i bicchieri universali. Se vuoi approfondire il tema, ecco un pezzo informativo che spiega cosa sono i bicchieri universali, anche detti bicchieri ISO. Se invece ti basta sapere che puoi utilizzare un set di bicchieri universali per la quasi totalità dei vini, anziché comprare una tipo di bicchiere per ogni varietà di vini, allora ecco tre prodotti di valore che ho selezionato dopo la mia attenta ricerca su Amazon e le ricerche all’interno delle community di appassionati.

 

In testa alla classifica vanno i bicchieri Zalto Universum.

 

 

Tra i prodotti economici dal buon rapporto q/p, troviamo questa linea della Schott.

 

 

In ultima analisi, dalla buona fattura e dal costo contenuto troviamo ancora i bicchieri della Stölzle Lausitz.

 

Tulipani o generici bicchieri per vino bianco (ricordati che il Prosecco rimane generalmente un vino bianco)

Stölzle Lausitz

 

Adatti a vini bianchi semplici, immediati non troppo complessi e anche a simili tipologie di bollicine.

 

Spiegelau

 

Adatti alla maggior parte dei vini bianchi.

 

RCR

 

Adatti alla maggior parte dei vini bianchi e abbastanza economici.

 

Riedel

 

Adatti a vini bianchi anche più strutturati.

 

Zalto

 

Adatti alla maggior parte dei vini bianchi e a vini rossi poco strutturati, ovviamente qui si sale di qualità… e anche di prezzo, ma ne vale davvero la pena.

 

In alternativa, ecco un buon compromesso di qualità e prezzo con questo fuoriquota: Josef.

 

Josef

 

Adatti alla maggior parte dei vini bianchi, rosati e a vini rossi poco strutturati.

 

Perché esistono tipologie di bicchieri da vino diversi per vini diversi?

Almeno in teoria, esistono tipologie di bicchieri da vino diversi per vini diversi perché la forma del bicchiere può influenzare l’esperienza sensoriale di degustazione. Ecco alcuni motivi:

  1. Concentrazione degli aromi: La forma del bicchiere può aiutare a concentrare gli aromi del vino verso il naso. Ad esempio, un bicchiere con un calice ampio permette una maggiore esposizione dell’aria al vino, consentendo agli aromi di svilupparsi e raggiungere il naso in modo più intenso.
  2. Direzione del flusso del vino: La forma del bicchiere può influenzare la direzione in cui il vino scorre sulla lingua. Ad esempio, un bicchiere con una forma a tulipano può guidare il vino verso la parte centrale della lingua, dove si percepiscono meglio i sapori dolci. Questo può contribuire a una migliore percezione delle caratteristiche del vino.
  3. Effervescenza: Per i vini spumanti, come lo Champagne o il Prosecco, la forma del bicchiere può influenzare la formazione e la persistenza delle bollicine. I bicchieri a forma di flûte o tulipano, con una forma allungata, aiutano a mantenere le bollicine più a lungo, consentendo una migliore frizzantezza e un’esperienza visiva più piacevole.
  4. Equilibrio e degustazione: I bicchieri da vino sono progettati per offrire un equilibrio tra la quantità di vino e la superficie di contatto con l’aria. Una corretta proporzione tra volume e superficie consente al vino di respirare adeguatamente, sviluppando i suoi aromi e svelando i suoi sapori in modo ottimale durante la degustazione.

In conclusione, i bicchieri da vino diversi sono progettati appositamente per ottimizzare l’esperienza sensoriale e la percezione delle caratteristiche del vino. La forma del bicchiere può influenzare la concentrazione degli aromi, la direzione del flusso del vino sulla lingua, l’effervescenza e l’equilibrio durante la degustazione. Utilizzando il bicchiere appropriato, è possibile apprezzare appieno le sfumature e i dettagli di ogni tipo di vino.

 

Quanto Prosecco si versa nel bicchiere?

La quantità di Prosecco da versare nel bicchiere dipende dalla tipologia di bicchiere (chiaramente un flûte molto sottile potrà essere riempito ai due terzi) e dalle preferenze personali. Tuttavia, di solito si consiglia di riempire il bicchiere per circa un terzo o metà della sua capacità. Una vecchia regola dei mescitori recita: fino alla massima circonferenza del bicchiere. Questo permette di apprezzare meglio l’effervescenza e di concentrare gli aromi del Prosecco. È importante lasciare spazio sufficiente nel bicchiere per consentire alle bollicine di formarsi e svilupparsi correttamente.

 

Dove si posiziona il bicchiere da Prosecco secondo le regole della mise in place

Secondo le regole della mise en place, il bicchiere da Prosecco viene posizionato a destra del bicchiere da vino bianco. La disposizione dei bicchieri a tavola segue un ordine decrescente di grandezza, con il bicchiere da Prosecco posizionato leggermente sopra e a destra del bicchiere da vino bianco. Quindi, partendo da sinistra, avremo il bicchiere da vino rosso, il bicchiere da vino bianco e, appena sopra e a destra di quest’ultimo, il bicchiere da Prosecco.

 

Tuttavia, è importante notare che le disposizioni possono variare in base alle preferenze personali o alle regole specifiche dell’evento o del ristorante.

 

 

 

 


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