La viticoltura eroica chiama ovviamente in causa l'eroismo. Ma cosa significa? Significa che produrre vino in determinate condizioni ambientali è un atto eroico. Ecco cosa intendo...
- 1. Viticoltura eroica: significato
- 2. Il Cervim
- 3. Le caratteristiche della viticoltura eroica
- 4. La viticoltura eroica in Italia
- 5. I vini eroici
- 6. Libri e riviste
- 7. Degustazione
Che cos’è la viticoltura eroica
Il significato di viticoltura eroica è tutto qui: è quella viticoltura che contempla un grande sforzo, appunto eroico, da parte dei produttori e della stessa vitis vinifera, a causa delle condizioni ambientali in cui si trovano i loro vigneti.
Wikipedia così definisce l’eroe:
L’eroe, nell’era moderna, è colui che, di propria iniziativa e libero da qualsiasi vincolo, compie uno straordinario e generoso atto di coraggio, che comporti o possa comportare il consapevole sacrificio di sé stesso, allo scopo di proteggere il bene altrui o comune.
La viticoltura eroica chiama dunque in causa l’impianto e la cura della vigna finalizzata alla produzione di vino, ma a questa funzione si aggiunge l’aggettivo eroica.
La produzione di vino di qualità, nel caso della viticoltura eroica, è lo scopo che l’eroe si prefigge: il viticoltore eroico è tale poiché, nel dedicarsi a questa operazione, deve superare ostacoli e fatiche, alla stregua dei più celebri eroi dell’epica.
Il sacrificio consapevole dei produttori dei vini eroici è dato dalle condizioni ambientali estreme che costituiscono la sfida per la coltivazione, la cura della vigna, la raccolta del frutto e il successivo trasporto in cantina, dove avverrà la trasformazione in vino.
Le condizioni ambientali tipiche della viticoltura eroica rendono ogni anno incerto il frutto del proprio lavoro e, proprio in questo senso, possono rappresentare il sacrificio sé stesso, soprattutto se pensiamo che la sussistenza dei produttori si basa sulla commercializzazione di questo frutto.
In secondo luogo, queste condizioni ambientali sono tali da escludere (nella maggior parte dei casi) la possibilità di meccanizzazione delle operazioni legate alla viticoltura (es. la raccolta) e la conseguente gestione rigorosamente manuale delle stesse. Non si usano attrezzi o trattori nei terrazzamenti a picco sul mare o in alta montagna: si lavora a mano, come un tempo, non per moda ma per necessità.
I fattori principali che ostacolano una viticoltura agevole, e che quindi definiscono quella eroica, sono la pendenza e il clima.
Il Cervim
Che cos’è il Cervim? Cervim sta per Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana ed è un organo internazionale dedito alla promozione e la salvaguardia della viticoltura eroica.
Per salvaguardare e promuovere qualcosa e necessario preliminarmente definire di cosa si tratta, per questo il comitato tecnico-scientifico del Cervim ha individuato una serie di criteri che definiscono la viticoltura eroica.
Le caratteristiche della viticoltura eroica
- pendenza del terreno superiore a 30%;
- altitudine superiore ai 500 metri s.l.m.;
- sistemi viticoli su terrazze e gradoni;
- viticoltura delle piccole isole.
Fonte: http://www.cervim.org/viticoltura-eroica.aspx
La viticoltura eroica in Italia
La viticoltura eroica in Italia è fondamentalmente quella delle montagne impervie che rendono scomoda e precaria la raccolta e quella delle isole, coi terrazzamenti a strapiombo sul mare: anche quest’ambiente per certi versi opposti possiede caratteristiche che rendono la viticoltura, per l’appunto, eroica.
Ecco dove si concentra la viticoltura eroica in Italia:
- Sicilia, soprattutto nelle piccole isole come Pantelleria, dove producono il famoso moscato;
- Trentino;
- Toscana (e Isola d’Elba);
- Liguria (soprattutto Cinque Terre);
- Calabria (dal mare alla Sila e al Pollino);
- Lombardia (soprattutto Valtellina);
- Valle D’Aosta.
I vini eroici
Se mi domandi quali sono i vini eroici, la risposta è ovvia: quelli prodotti da viticoltura eroica secondo i criteri precedentemente elencati.
Le zone grigie sono tante: non affannarti a sancire precisi confini, e questo vale tanto per i vini eroici quanto per qualsiasi altra categorizzazione operata dall’umano intelletto. Nella realtà c’è mare, montagna e vino come fossero un’amalgama e la divisione è solo negli occhi di chi guarda. Filosofia spicciola a parte, vengo ad affrontare nel merito la tua domanda, poiché mi sembra di intendere che quando chiedi dei vini eroici è per orientare la tua scelta verso specifiche etichette.
Ecco allora una serie di aziende che producono sicuramente in circostanze di viticoltura eroica, per le etichette ti lascio la gioia della scoperta e i link ai siti dei produttori.
5 aziende che producono sicuramente in viticoltura eroica.
Un libro sulla viticoltura eroica
Non ho trovato libri interessanti sulla viticoltura eroica, per questo ti lascio il link alla rivista del Cervim:
Se invece vuoi approfondire in generale, ecco qualche consiglio su quali libri sul vino potresti acquistare.
Degustazione vini da viticoltura eroica
Uno dei migliori modi per migliorare la propria preparazione (qui qualche consiglio su come imparare a conoscere il vino), è quello di organizzare con i propri amici appassionati delle degustazioni a tema.
Con gli ex compagni del corso da sommelier (qui una panoramica sui costi dei corsi), non molto tempo fa, abbiamo organizzato una degustazione a tema viticoltura eroica. Se desideri qualche spunto ulteriore, di seguito ti lascio un breve resoconto dei vini degustati in quell’occasione.
La bollicina d’apertura
Questa bolla sans année aveva una chiusura al contempo sapida e citrina , insolita per un Pinot Nero in purezza
Vitigni: Pinot Noir 100%.
Produttore:Consorzio Quatremille Mètres
Annata: Sans Année
Cave de Morgex et de La Salle, Blanc de Morgex et de La Salle 2018
Frutta e note dolci, finale di miele.
Vitigni: Prié Blanc 100%.
Produttore: Cave de Morgex et de La Salle
Annata: 2018
Blanc de Morgex et de La Salle: Ermes Pavese, 2013 e 2016
Pavese 2016, si sente l’idrocarburo, la polvere da sparo: esuberante, ne limita l’eleganza.
Pavese 2013, di sicuro meno idrocarburi e polvere da sparo, maggiore compostezza e longevità . Tanta eleganza, e la nota ossidativa tipica dei vini di Pavese aggiunge in complessità.
Vitigni: Prié Blanc 100%.
Produttore: Ermes Pavese
Annata: 2013 e 2016
Les Cretes: Petite Arvine 2018
Un vino giocato sulla frutta e le morbidezze.
Vitigni: Petite Arvine 100%
Produttore: Les Cretes
Annata: 2018
Tenuta San Francesco: Tramonti d’ Amalfi 2017
Buonissimo, sembra di stare in punta di piedi ma a strapiombo sul mare. Mirabile coerenza gusto-olfattiva. Il flavour, come insieme coerente e coeso che dipinge il quadro di un tramonto in costiera: timo, salvia. macchia mediterranea, frutta a polpa bianca e uno sbuffo minerale iodato.
Vitigni: Falanghina, Biancolella, Papella
Produttore: Tenuta San Francesco
Annata: 2017
Nunzio Puglisi: Iddu, Carricante 2018
Sembra un vin de garage, rustico e genuino anche se un po’ scomposto.
Vitigni: Carricante 100%
Produttore: Nunzio Puglisi
Annata: 2018
Grosjean: Pinot Nero 2013
Frutta cotta che passa la palla a una speziatura delicata pepe bianco. Equilibrio al punto giusto, senza troppa vita davanti. In chiusura anche cenere, tostatura, pipa spenta e una lieve balsamicità.
Vitigni: Pinot Noir 100%
Produttore: Grosjean
Annata: 2013
Mamete Prevostini: Sassella Sommarovina 2014
Ottimo equilibrio e bel gioco tra acidità e tannino, un vino pronto. Sulla distanza del sorso si sente la felce, il pino silvestre, l’anice stellato: insomma quelle sensazioni insieme complesse e pungenti.
Vitigni: Nebbiolo 100%
Produttore: Mamete Prevostini
Annata: 2014
Ottin: Torrette Superieur 2012
Dolci ai fichi, cacao, frutta buona e polposa: un turbinio di odori, di noci e mandorle caramellate.
Vitigni: 10% Fumin, 90% Petit Rouge
Produttore: Ottin
Annata: 2012
Arpepe: Stella Retica 2015
Più muscoloso, ma sulla distanza meno promettente.
Vitigni: Nebbiolo 100%
Produttore: Arpepe
Annata: 2015
Arpepe: Rocce Rosse 2008
Ancora in formissima e con tanta vita davanti. Sapidità e tannino giocano un doppio avvincente.
Vitigni: Nebbiolo 100%
Produttore: Arpepe
Annata: 2007
Cooperative de l’enfer: Clos de l’Enfer 2008
Ricordi di noce moscata che cede il passo al tartufo. La forte escursione termica nel vigneto d’appartenza ne fissa gli odori e gli aromi icasticamente. Forte sapidità, ma un filo d’acetica che fanno presagire una bevuta un po’ spenta.
Vitigni: Petit rouge 90%, mayolet 5%, vien de Nus 5%
Produttore: Cooperative de l’enfer
Annata: 2008
Chiusura in dolcezza con quest’Occhio di Pernice dell’Isola D’Elba 2007
Un Vin Santo del 2007 con uno spettro aromatico sconfinato, tante emozioni giocate su una pluralità di note.
Vitigni: 100% Sangiovese, vinificato in piccoli barili chiamati caratelli
Produttore: Montefabbrello
Annata: 2007
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