DIARIO DI BORDO bottiglie

Coravin ed Enomatic, la tecnologia al servizio della mescita professionale

Coravin-ed-Enomatic

Coravin ed Enomatic sono due soluzioni professionali all'annoso problema della conservazione di una bottiglia di vino una volta aperta. Ecco quali sono le caratteristiche di questi strumenti e quale conviene acquistare in funzione delle diverse esigenze.

 

 

La mescita consiste nella vera e propria azione del versare (vino, in primis) nei bicchieri, nei calici oppure nelle tazze. La mescita del vino ha più di un significato. Se si pensa alla regione Toscana, infatti, il termine mescita può indicare anche il locale stesso dove si degusta vino, in piedi, accanto al bancone.

 

La mescita professionale del vino, soprattutto nel contemporaneo, fatto di consumatori sempre più accorti ed esigenti, ha sempre posto il problema della conservazione delle bottiglie aperte ma non terminate. A tutti sarà capitato di ordinare un bicchiere di un ottimo vino il cui gusto era ormai compromesso a causa della cattiva conservazione.

 

Se l’obiettivo è quello di conservare bottiglie di costo medio-basso per qualche giorno, ti sarà sufficiente leggere questo articolo su come conservare una bottiglia di vino aperta.

 

Se invece sei un vero appassionato di vino e possiedi una buona cantina, o ancor di più se sei il titolare di un’enoteca, un wine bar, o un qualsiasi locale dove metti al calice – “sbicchieri”, in gergo – dei vini pregiati, allora non puoi permetterti che una bottiglia non terminata di un importante Barolo venga servita ormai deteriorata da una cattiva conservazione.

 

Se ti riconosci nella descrizione ti consiglio di continuare a leggere per approfondire la conoscenza di questi due strumenti: Coravin ed Enomatic.

 

Coravin vs Enomatic

Coravin è un innovativo sistema di mescita e conservazione del vino la cui invenzione risale al 2003, questo sistema consente al degustatore di bere diverse tipologie di vino, quando vuole, e senza doversi preoccupare della conservazione del vino residuo.

 

I più spavaldi scherzeranno: “e chi è il pivello che non termina le bottiglie?!”, ma tutti gli appassionati sanno che il bisogno a cui risponde il Coravin è abbastanza trasversale.

 

Grazie al sistema Coravin, infatti, si possono degustare anche più bottiglie di vino simultaneamente senza rischiare di sottoporre il vino allo stress ossidativo che deriverebbe da un suo prolungato contatto con l’ossigeno.

 

Enomatic, invece, è semplicemente (per modo di dire) una vera teca (o vetrinetta) che espone e conserva le bottiglie di vino aperte anche per 20 giorni.

 

Che cos’è il Coravin e a cosa serve

Il Coravin è un prodotto innovativo nel campo della conservazione del vino, se si vuole molto più raffinato dell’Enomatic. Consiste di un ago che penetra letteralmente il tappo del sughero della bottiglia di vino, senza bisogno di rimuovere la capsula.

 

Ma cosa c’entra un ago con il vino?

 

Semplice: il vino viene spillato immettendo il gas Argon che si inter-cambia automaticamente col contenuto della bottiglia  impedendo all’ossigeno di entrare e di venire a contatto col vino stesso.

 

E non è che poi, tolto l’ago, il sughero rimanga aperto: si chiude immediatamente, grazie alle proprietà elastiche del tappo e al piccolo spessore dell’ago .

 

Lo scopo del Coravin è facilmente intuibile: è possibile versare vino (tramite un moderno e piccolo apparecchio – che andrà posizionato sopra il tappo e lungo il collo della bottiglia ) direttamente nel bicchiere senza stappare la bottiglia del vino. 

 

Non c’è bisogno di richiudere la bottiglia e di buttare via il vino che, dopo pochi giorni, diventerebbe imbevibile.

 

Breve storia del Coravin

L’invenzione del Coravin la si deve a Greg Lambrecht, un amante del vino, ma anche un tipo con solide basi di fisica, ingegneria meccanica, energia nucleare e congegni medici. Combo micidiale.

 

Il Coravin nacque nel garage dello stesso Lambrecht e la storia vuole che sia stato inventato proprio per ovviare alle esigenze di Greg. Nel periodo in cui sua moglie era incinta, non avendo la sua dolce metà come compagna di bevute, il buon Lambrecht fu costretto a ideare un sistema che gli permettesse di bere anche diverse tipologie di vino, quotidianamente, senza dover poi buttare via il contenuto delle bottiglie.

 

E a chi di noi non sarebbe venuto in mente di progettare e realizzare un ingegnoso congegno per spillare il vino senza stappare le bottiglie?!

Coravin Model One

Coravin Model One

 

Come funziona il Coravin

Il sistema di funzionamento del Coravin non è complicatissimo, ma ritengo più efficace mostrartelo con questo breve video-tutorial. Sarai tu a valutare.

Tieni conto che in fondo all’articolo, se dovessi decidere di optare per la soluzione Coravin, ti do anche qualche consiglio per evitare di consumare troppo in fretta le ricariche di gas.

 

Quanto costa il Coravin

Coravin ha un prezzo di partenza di circa 190,00 euro  – per il modello base, fino ad arrivare a costare quasi il doppio per i nuovi modelli o per colorazioni particolari.

 

Coravin Model Two

Coravin Model One

Tabella comparativa dei due modelli Coravin

Tabella comparativa dei due modelli Coravin

 

Recensioni sul Coravin

Le recensioni sul Coravin sono complessivamente positive, anche se le valutiamo in rapporto ai due modelli principali attualmente in commercio.
Se vuoi esaminarle nel dettaglio, ecco i link:

 

Che cos’è Enomatic e a cosa serve

Enomatic è una teca che espone, spilla e conserva le bottiglie di vino aperte anche per più di 20 giorni. Con la teca Enomatic è possibile disporre di più livelli di temperatura. È quindi utilizzabile sia che si debbano conservare bottiglie di vino rosso, di vino rosé, di vino bianco e di spumante alle giuste temperature.

 

Enomatic permette al titolare dell’enoteca di offrire alla clientela un più vasto assortimento di vini, già aperti, ma perfettamente in linea col gusto originale.

 

Uno dei pregi di Enomatic è che questo sistema di conservazione dei vini permette di mantenere intatto il sapore e l’odore dei vini per un periodo di tempo più che sufficiente a terminarli. Inoltre, apporta numerosi vantaggi al degustatore stesso, dandogli la possibilità di assaggiare più vini, allo stesso tempo, senza doversi preoccupare di acquistare integralmente tutte le bottiglie (a volte molto costose).

 

Breve storia di Enomatic

Enomatic fu inventata da un macellaio, tale Lorenzo Bencistà Falorni, che inizialmente avrebbe voluto ideare un sistema per rendere migliore la degustazione dei vini toscani abbinati ai suoi salumi. Il sistema venne poi brevettato da due imprenditori toscani che ne trassero un’idea commerciale di successo.

Enomatic Elite

Enomatic Elite

Come funziona Enomatic

Il sistema Enomatic probabilmente ha un funzionamento un pelo meno complesso del sistema Coravin, ma non per questo deve essere ritenuto di minore importanza. Non c’è l’ago, ma un tubicino e un sistema ermetico che va inserito nella bottiglia stappata. La teca dove vengono introdotte le bottiglie di vino aperte ha all’interno un sistema che inietta loro un gas alimentare, in quantità pari a quella del vino mancante: così, proprio come nel Coravin, si evita il contatto del vino con l’ossigeno presente nell’aria e il conseguente processo ossidativo.

 

Quanto costa Enomatic

Anche per quanto riguarda Enomatic il prezzo varia: si parte da una base di 2300/2500 euro per la teca che può contenere fino ad 8 bottiglie, in legno rifinito, fino ad un massimo di 7000/8000 euro per la teca che contiene sempre 8 bottiglie, ma rifinita in acciaio.

 

Curiosità: Enomatic e Coravin possono essere utilizzate anche con i vini spumanti?

Enomatic può essere utilizzata anche con i vini spumanti. Ne è prova l’immagine e la descrizione direttamente presente sul sito web ufficiale dell’omonima azienda, produttrice di teche per la conservazione del vino .

 

Coravin non è invece utilizzabile con vini frizzanti o spumanti, come veniva riportato nelle FAQ del sito dell’azienda.

 

Comparazione: Coravin vs Enomatic, quale il migliore?

Dopo aver utilizzato Coravin su una bottiglia di vino, ad esempio un passito dolce , affinché Coravin possa essere riutilizzato subito dopo su un vino differente, per impedire che i sapori del primo intacchino la complessità aromatica del secondo, è buona regola pulire l’ago.

 

Enomatic, a differenza di Coravin, ha un prezzo più elevato, ma dà la possibilità di conservare fino ad 8 bottiglie simultaneamente. Anche Enomatic deve essere igienizzato e ha una sua procedura standard di pulizia facilmente consultabile dal sito.

 

Se dovessimo fare un confronto tra Coravin ed Enomatic, la cosa risulterebbe alquanto ardua perché i due sistemi sono progettati, in fin dei conti, per lo stesso scopo (conservare le bottiglie di vino aperte) e con una metodologia di conservazione analoga:

  • sostituzione del vino spillato con un gas alimentare.

Proviamo comunque a far emergere le principali differenze.

 

Differenze principali tra Enomatic e Coravin: quale acquistare?

Se vogliamo analizzare le differenze tra i due prodotti dobbiamo partire dalla diversa destinazione d’uso.

 

Enomatic è più adatto all’esposizione al pubblico, e infatti nelle enoteche toscane (e non solo) l’ho visto usato con ampio successo. Andando a Montepulciano o a Pienza, ogni locale ha un Enomatic con tessera ricaricabile e preziosi prodotti in mescita: ciò dà la possibilità ad appassionati, ma anche a semplici turisti o curiosi, di assaggiare bottiglie importanti, massimizzando allo stesso tempo la resa di questi prodotti da parte dei rivenditori. Lo trovo meno indicato per i ristoranti: soprattutto nei locali di un certo livello i clienti si aspettano che la bottiglia sia portata al tavolo… la teca rende l’operazione un po’ scomoda. L’ho visto invece impiegato con successo in enoteche e bistrot.

 

Coravin è adatto ai ristoranti, ai locali più piccoli (che non hanno bisogno di far ruotare in esposizione numerose bottiglie pregiate), ma anche all’abitazione di un semplice appassionato di vino o sommelier.

 

Il Coravin:

  • non tiene a doppia temperatura le bottiglie;
  • non dosa la mescita in maniera programmata (che dipende da quanto premi il pulsante apposito);
  • non espone al pubblico ma soprattutto richiede un po’ di accortezza per le bottiglie mature, con residuo solido sul fondo.

Ovviamente il Coravin ha anche dei pregi rispetto ad Enomatic:

  • è un oggetto adatto sicuramente sia all’utilizzo professionale che casalingo;
  • ha un prezzo sicuramente più contenuto.

 

Come evitare di spendere troppi soldi in ricariche di gas per il Coravin

Piccola nota d’uso. Con qualche accortezza si può massimizzare la resa delle ricariche di gas Argon del Coravin, un costo che si somma a quello del prodotto: sebbene vengano fornite nella confezione iniziale, queste prima o poi termineranno e dovrai acquistarne delle altre. Ecco cosa dovresti sapere: se premi forte e per tempo prolungato il pulsante del dispositivo, inietti troppo gas in pressione dentro la bottiglia e rischi di sprecarlo..

 

Quindi dovresti premere il pulsane una sola volta e con delicatezza, aspettare che esca tutto il vino che il gas sostituisce, e solo se questo non basta è consigliabile schiacciare di nuovo brevemente il pulsante e raggiungere la quantità desiderata in mescita. Così facendo aumenti di sicuro di 15 o 20 secondi il tempo necessario alla spillatura di un bicchiere, ma le ricariche di gas dureranno di più e ammortizzerai il loro costo sul numero dei bicchieri.

 

 

 

 

 

Se hai trovato utile questo articolo, aiutaci a scriverne altri lasciando un like sulla pagina Facebook di Vinifero!


Torna alla categoria:


Bottiglie

Condividi su