PILLOLE Pecorino

VINO PECORINO: ecco le risposte alle 12 domande più frequenti

vigneti di Pecorino dell'azienda Tiberio

Il Pecorino è un formaggio, ma anche un vitigno a bacca bianca diffuso soprattutto in Abruzzo e nelle Marche. Qui trovi le risposte alle domande più frequenti sul vino prodotto da uve Pecorino.

FAQ sul VINO PECORINO

 

VINO PECORINO: che cos’è?

Il vino “pecorino” è un vino ottenuto dall’omonimo vitigno a bacca bianca diffuso nel Centro Italia. Il vitigno è coltivato esclusivamente per la vinificazione, soprattutto in Abruzzo e nelle Marche (è di probabile origine marchigiana). Questo vitigno ha basse rese quantitative e, per questo motivo, è stato riscoperto solo in tempi recenti (dagli anni ’80/’90) per la produzione di vino di qualità (minore è la resa quantitativa, maggiore è quella qualitativa), mentre prima gli si preferivano varietà più produttive come i trebbiani.

grappolo-uva-pecorino

Provenienza del vitigno PECORINO: di quale regione è originario?

Il “pecorino” ha origine nella zona pedemontana dell’Appennino e, dopo essere stato riscoperto in alcuni vitigni pre-fillosserici (se non sai cos’è la fillossera leggi la breve storia di questo parassita della vite), è stato reintrodotto in molte località marchigiane e abruzzesi. Oggigiorno è un vitigno molto apprezzato per la produzione di bianchi appartenenti a diverse denominazioni. Il “pecorino” ha una maturazione abbastanza precoce e qualcuno fa risalire la sua origine alle antiche migrazioni greche nella nostra penisola.

L’origine del vitigno pecorino e del rispettivo vino è da sempre contesa tra i territori delle Marche e dell’Abruzzo. Tieni conto che i confini regionali sono piuttosto recenti rispetto alla diffusione di un vitigno, l’esistenza delle piante precede di gran lunga quella delle regioni… e Marche e Abruzzo non son state sempre entità distinte. Le versioni più accreditate fanno risalire le testimonianze più antiche della coltivazione del vitigno Pecorino ad Arquata del Tronto, sui Monti Sibillini, in provincia di Ascoli Piceno. Ma non presterei particolare attenzione a un’appartenenza regionale, quanto a una zona geografica, un’ areale di distribuzione nella zona pedemontana dell’Appennino Centrale che passa attraversa Marche e Abruzzo.

 

VINO PECORINO: degustazione, descrizione e caratteristiche

Le caratteristiche organolettiche del vino prodotto da uve “pecorino” dipendono molto, ovviamente, dal suolo su cui sono impiantate le vigne e dai metodi di vinificazione e affinamento.

 

In generale, il vino “pecorino” presenta un colore giallo paglierino vivo (con riflessi che variano dal verdognolo al dorato), è un vino fresco (con una buona trama acida) e possiede un elevato grado alcolico (poiché i grappoli sono ricchi di zucchero). L’alto titolo alcolometrico influisce sulla percezione delle morbidezze e bilancia la trama fresco-sapida. Il vitigno “pecorino” possiede infatti una buona acidità di base. La buona acidità viene bilanciata dall’elevata componente glicerica che questo vino tende a sviluppare in fase di fermentazione.

 

Lo spettro olfattivo varia dal fruttato al vegetale e all’erbaceo – spesso con marcatori riconducibili alle erbe aromatiche, agli agrumi e alla frutta esotica (se vuoi approfondire, qui spiego come imparare a riconoscere i profumi).

 

Originario delle zone appenniniche tra Marche e Abruzzo il vitigno “pecorino” ben si sposa con le decise escursioni termiche che probabilmente incidono sulla “pulizia” del suo bagaglio olfattivo.

 

A seconda dei terreni, a livello gustativo il vino “pecorino” può risultare più o meno sapido. Il Pecorino è di corpo, dotato di una buona struttura; se affinato in legno può rivelare i caratteristici sentori. Il vino “pecorino” possiede generalmente una buona persistenza gusto-olfattiva.

 

Il VINO PECORINO in Abruzzo: zone di produzione

Il “pecorino” in Abruzzo concorre alla produzione di vini appartenenti a differenti denominazioni: Abruzzo DOC, Colli Aprutini IGT, Colli del Sangro IGT, Colline Frentane IGT, Colline Pescaresi IGT, Colline Teatine IGT, Controguerra DOC, Histonium IGT, Terre Aquilane IGT, Terre di Chieti IGT, Tullum DOC. A volte dà origine a vini bianchi in purezza (100% pecorino), altre viene utilizzato in diverse percentuali insieme ad altri vitigni a bacca bianca.

A titolo esemplificativo riportiamo il disciplinare dell’Abruzzo DOC:

 

Il VINO PECORINO delle Terre di Chieti

La denominazione IGT (Indicazione Geografica Tipica) delle Terre di Chieti è solo una delle tante sopraelencate e prevede la produzione di vini appartenenti a diverse tipologie. Tra i vari vini è possibile trovare la specificazione del vitigno, nel nostro caso “Pecorino Terre di Chieti”, e questo significa due cose:

  1. il vino viene ovviamente prodotto nella provincia amministrativa di Chieti;
  2. come indicato dalla specificazione del vitigno Pecorino, il vino è prodotto con un minimo del 75% di uve Pecorino.

 

Il VINO PECORINO nelle Marche: zone di produzione

Nelle Marche il “pecorino” è utilizzato per produrre vini in purezza o quasi. Cosa significa? Che nelle denominazioni come Falerio Pecorino DOC e Offida Pecorino DOCG la produzione di vino Pecorino deve prevedere l’utilizzo di min.85% di queste uve. Possono concorrere, fino ad un massimo del 15%, tutti gli altri vitigni non aromatici, a bacca bianca, adatti alla coltivazione nelle Marche. La differenza la fanno alcuni criteri geografici di provenienza delle uve e altre specifiche che puoi trovare negli stessi disciplinari di produzione:

 

 

VINO PECORINO “CIÚ CIÚ”

Nella denominazione “Offida” il “pecorino” è piuttosto conosciuto e diffuso anche per il suo ottimo rapporto qualità/prezzo (si può facilmente acquistare a un prezzo inferiore a 9 euro). Il vino prodotto con “pecorino” in purezza (100%) dall’azienda Ciù Ciù prende il nome di  “Merlettaie” : viene  affinato in botti di rovere di medie dimensioni per circa 6 mesi a contatto con le fecce fini.

Esiste anche un vino a base “pecorino” dell’azienda Ciù Ciù spumantizzato con metodo Charmat/Martinotti, il cui prezzo si aggira intorno ai 10 euro, e prende il nome di “Merlettaie Brut”.

 

Per i Colli Maceratesi DOC la percentuale di “pecorino” è invece minore e può arrivare a un massimo del 30%. A farla da padrone è il “Maceratino”, o “Ribona”, con un min. del 70%.

Ecco il Disciplinare di produzione del Colli Maceratesi DOC.

 

I produttori di VINO PECORINO

Negli ultimi anni i produttori di vini a base “pecorino” stanno crescendo e aumentano gli ettari dedicati alla coltivazione di questo vitigno. Non di rado i produttori raggiungono ottimi risultati, dando vita a eccellenti prodotti dal prezzo contenuto (con le dovute eccezioni…). Tra i più famosi produttori di vino “pecorino” in Abruzzo vanno sicuramente annoverati: Cataldi Madonna (tra le prime aziende a dedicarsi alla produzione qualitativa a base “pecorino”), Torre dei Beati, Emidio Pepe, Marramiero, Citra, Biagi, Cantine Muzzi, Cascina del Colle, Cirelli e molti altri. Nelle Marche, oltre alla sopracitata azienda Ciù Ciù, possiamo menzionare: Aurora, Cantina dei Colli Ripani, Cantine di Castignano, Casale Vitali, Cherri d’Acquaviva, Collevite, De Angelis, etc.

 

VINO PECORINO fermo e VINO PECORINO frizzante

La maggior parte dei vini prodotti da queste uve sono fermi, ma, conformemente alla tendenza del momento che impone di spumantizzare qualsiasi cosa, anche il vino “pecorino” diventa base per simili sperimentazioni grazie alla sua buona acidità (caratteristica principale dei vini destinati alla spumantizzazione).

 

VINO PECORINO: abbinamenti

Il vino “pecorino”, grazie alle caratteristiche precedentemente elencate e all’ottimo equilibrio, è un vero e proprio Jolly nell’abbinamento coi piatti. Spesso viene considerato un vino da abbinare a piatti di pesce. Grazie al corpo e all’elevato tenore alcolico (che pulisce il cavo orale), questo vino può confrontarsi anche con preparazioni complesse a base di pesce. Più il vino sarà strutturato ed evoluto e meglio potrà accompagnare piatti elaborati.

Tuttavia, il vino “pecorino” si confronta bene anche con preparazioni a base di carni bianche. Io, ad esempio, l’ho trovato in armonia con del coniglio in bianco. Particolarmente piacevole è stata la rima tra l’aroma di rosmarino del coniglio e i profumi erbacei del vino: mi ha spinto a concedermi qualche bicchiere prima che la cena fosse pronta. Per approfondire ulteriormente la questione “abbinamento” puoi scoprire nel dettaglio quali sono gli abbinamenti vino Pecorino/cibo consigliati.

Vino pecorino in abbinamento al coniglio in umido

Vino “pecorino” e coniglio

 

VINO PECORINO rosso e VINO PECORINO bianco

Non si sa bene per quale motivo, ma spesso esiste questo dubbio tra i neo-appassionati circa l’esistenza di un vino “pecorino” da uve a bacca rossa. Il vino “pecorino” rosso, mi dispiace deluderti, non esiste. Probabilmente questa credenza si è diffusa  a causa di alcune caratteristiche di questo vino, che hanno dapprima dato origine a un modo di dire e poi al falso mito del vino “pecorino” rosso. Se vuoi saperne di più leggi la breve curiosità che risponde alla domanda di alcuni utenti: Esiste il vino pecorino rosso?

 

L’origine del nome del VINO PECORINO

Il nome del vino “pecorino” chiama subito in causa quello del più celebre formaggio, la cui popolarità è ben più datata. Sul Web e sulla bibliografia che riguarda il vino “pecorino” esistono diverse opinioni circa l’origine e il significato del suo nome. Ognuno crede di possedere la fonte più autorevole. Per dovere di completezza e correttezza verso chi legge, riporto tutte le ipotesi che sono riuscito a scovare circa l’origine del nome. Ne ho raccolte 4 e le tratto in questo breve pezzo che cerca di rispondere a una semplice ma frequente domanda: perché il vino Pecorino si chiama così?

 

Miglior VINO PECORINO

Non esiste il “miglior vino pecorino” e chiunque dica il contrario ti sta mentendo. Esistono dei vini premiati (a volte per interesse), esistono vini caratteristici, esistono dei vini “piacioni”. Io sono Abruzzese e ho assaggiato diversi vini “pecorino”. Se può esserti d’aiuto ti lascio un breve elenco di quelli che mi hanno colpito.

 

Miglior VINO PECORINO d’Abruzzo

Giocheremo con i fiori” dell’ Az. Torre dei Beati (“pecorino” 100%). Mi ha colpito per il suo eccellente rapporto qualità/prezzo, costa circa 10 euro ma presenta una buona pulizia dei profumi che compongono il corredo olfattivo, una seducente trama fresco-sapida che si regge su una mineralità ben riconoscibile e una bella persistenza. Siamo nella zona di Loreto Aprutino e questo vino fa solo acciaio.

 

Più morbido il “Bianchi grilli”, forse anche per effetto delle barrique usate in cui fermenta e riposa per circa un anno: un altro vino, un altro prezzo (circa 15 euro). Fate attenzione poiché esiste con la stessa etichetta anche nella versione “trebbiano”.

Una bottiglie di vino pecorino abruzzese

Pecorino “Giocheremo con i fiori”

Il “pecorino” dell’azienda “Tiberio (“pecorino” 100%). Giocato su note erbacee riposa 6 mesi in acciaio e si avvale di un accento sapido che invoglia alla beva. Le vigne si trovano ben all’interno delle colline pescaresi, ai confini col parco nazionale del Gran Sasso. Il prezzo è di circa 15 euro.

vigneti di Pecorino dell'azienda Tiberio

Il “pecorino” di Emidio Pepe: non lo consiglierei come primo assaggio di “pecorino”. I vini di Emidio Pepe sono tutti contrassegnati da un preciso stile, a volte spiccatamente caratterizzante. Ma è un assaggio che vale la pena. Il prezzo è alto, siamo sui 40 euro. Il vino matura in vasche di cemento vetrificato per circa 18 mesi e si presenta spesso quasi velato. Si passa dal rosmarino alla pesca gialla, dal fieno alla ginestra, dalle note erbacee e floreali a quelle fruttate che ricordano il melone. La persistenza è molto lunga e più che leggerlo occorre degustarlo.

 

Miglior VINO PECORINO delle Marche

Pecorino “Rugaro Gold di Offida. Prodotto dalla cooperativa di produttori dei Colli Ripani. Giallo paglierino con riflessi quasi dorati questo “pecorino” matura in acciaio. Si passa dai fiori di agrumi alla ginestra, per giungere poi alla frutta matura, al cedro, alla mandorla. Pecorino strutturato e tagliente, intenso ma fine. Prezzo: 15 euro circa.

 

Pecorino “Fiobbo” di Offida, dalla cantina Aurora. Sosta in legno grande, piacevole morbidezza ben equilibrata dalla freschezza del sorso. Oltre ai soliti riconoscimenti è degna di nota la chiusura sul finale leggermente ammandorlato. Prezzo: circa 10 euro.

 

Pecorino “Falerio della cantina Di Ruscio. Si cambia zona e il colore diventa più pieno, i riflessi dorati maggiormente evidenti sono lo sfondo di un corredo olfattivo ben tratteggiato. Tutte le promesse che troviamo accostando il naso al calice vengono mantenute al primo sorso. Vinificato in acciaio, questo “pecorino” non delude in quanto ad armonia ed eleganza. Prezzo: circa 10 euro.

 

VINO PECORINO: prezzo

Spesso ci si domanda quale possa essere il prezzo di una bottiglia di vino “pecorino”. Com’è facile intuire non esiste una sola risposta a questa domanda: il prezzo di una bottiglia di vino “pecorino” può variare da pochi euro a qualche decina di euro. In generale posso dirti che non si fatica a comprare un buon prodotto a base di uve “pecorino” spendendo una cifra compresa tra 10 e 15 euro (come si evince dai prezzi delle bottiglie appena consigliate).


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