Forse tutti nella vita avete bevuto un celebre vino aromatico e frizzante chiamato Brachetto d'Acqui, probabilmente però solo alcuni ne conoscono l'antica origine.
Brachetto d’Acqui: l’origine
Il Brachetto d’Acqui sin dall’epoca romana era diffuso nel territorio italico sotto le spoglie del suo antenato: il VINUM ACQUENSE.
Già gli storici della Gallia Cisalpina decantavano le virtù afrodisiache di questo vino fresco, dolce e brioso. Sembra che la stessa Cleopatra, regina d’Egitto, se ne fosse innamorata. E così la leggenda vuole che prima Cesare e poi Marco Antonio facessero recapitare alla regina otri di vinum acquense per preannunciare le loro “appassionate” visite dalla lontana Roma.
Vi lascio gongolare sull’antica reputazione del Brachetto e sull’altrettanto antico “tatticismo” dell’amante italiano, esperto di vino e di donne. Tra i tanti stereotipi di cui siamo oggetto, forse è quello che meno ci infastidisce.
Brachetto d’Acqui: i vitigni
Il Brachetto d’Acqui DOCG può essere prodotto a partire dall’omonimo vitigno autoctono piemontese. Secondo il disciplinare di produzione il Brachetto deve essere prodotto per almeno il 97% da uve Brachetto e per il restante 3% possono essere aggiunti altri vitigni idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte.
Brachetto d’Acqui: dolce e frizzante?
Sebbene la tipologia più conosciuta del Brachetto sia la versione dolce e frizzante – ottimo aperitivo o accompagnamento dei dolci di fine pasto – è prevista la produzione del Brachetto anche in versione vino fermo e/o secco.
Per essere più precisi, esistono 3 tipologie di Brachetto d’Acqui:
- il Brachetto d’Acqui comunemente detto “tappo raso”, che può sviluppare o meno anidride carbonica all’apertura (proveniente dalla sola fermentazione);
- lo spumante;
- il passito.
La tecnica produttiva più diffusa – che raccoglie la quasi totalità della produzione di Brachetto – prende il nome di metodo Charmat o Martinotti.
Il Brachetto ritenuto in un certo senso “tradizionale” è quello “tappo raso“, mentre esistono produzioni di nicchia della versione “secco”, “passito” .
Non ho trovato sperimentazioni di produzione del Brachetto come Metodo Classico, ma se ne conosci scrivici pure e provvederemo a integrare.
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