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Come diventare sommelier?

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Come diventare sommelier? Dietro questa domanda si nascondono molte insidie. Diventare sommelier può voler dire diverse cose, e quindi i costi possono variare.

Se sei arrivato qui è perché vuoi avere le idee chiare su come diventare sommelier. Io farò in modo di chiarirti le idee, ma tu devi seguirmi. Le cose non sono proprio così semplici e lineari come può sembrare di primo acchito.
Per diventare sommelier hai diverse strade a disposizione, ti avviso subito: tutte richiedono impegno e dedizione. Ma parliamo dei costi, che inevitabilmente dipendono dalla strada che sceglierai per diventare sommelier.

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Strada numero 1 per diventare sommelier: i corsi da sommelier

Diverse associazioni in Italia e all’estero erogano dei corsi formativi di avvicinamento al mondo del vino. Solitamente questi corsi sono articolati su più livelli e non ti nascondo che, per le tasche di molti, possono risultare costosi. Se vuoi farti un’idea di quanto costosi possono essere ho qui per te un articolo che riassume i costi dei principali corsi da sommelier. Ovviamente esistono delle variazioni di prezzo da città a città.

 

Con questi corsi puoi affrontare un percorso teorico e pratico di avvicinamento al vino, ti doterai di una grammatica con la quale scandire e articolare la percezione del vino e delle sue componenti. La differenza, spesso, la fanno: la preparazione dei relatori e lo studio individuale. Non prendere per oro colato tutto e quanto ti verrà insegnato, approfondisci sempre e comunque anche per tuo conto.

 

Un pregio di questi corsi è che spesso, frequentandoli, incontri e fai gruppo con altri appassionati di vino. Questo ti porterà a frequentare degustazioni e seminari, ad organizzarti con i tuoi nuovi amici per cene a tema e approfondimenti sui vitigni. Inoltre, le associazioni che gravitano attorno all’enogastronomia organizzano molte serate ed eventi: spesso con pochi euro si ha la possibilità di assaggiare numerosi (e costosi…) vini e aumentare il tuo bagaglio di conoscenze. Tutti questi extra rendono migliore la tua preparazione e la approfondiscono.

 

Vero è che in Italia non esiste un albo professionale dei sommelier e che ,quindi ,può essere definito sommelier chi esercita la professione del sommelier. Altrettanto vero è che spesso le associazioni che erogano questi corsi sono molto famose e “addentrate” nell’universo enogastronomico italiano e internazionale: sono mediatori e comunicatori del vino, in quanto di vino conoscitori. Ciò significa che comunque (e questo l’ho sperimentato su me stesso), per una larga fetta delle persone con cui avrai a che fare in questo cammino professionale, il “diploma da sommelier” ha un suo valore, sebbene non si possa parlare di vero e proprio “valore legale”.

 

Strada numero 2 per diventare sommelier: lavoro e studio

Ciò che fa davvero la differenza è la questione lavorativa. Se intendi lavorare in questo particolare ambito del vino, comunque ti troverai a mettere in pratica ciò che apprendi in una mansione lavorativa. Questo ci introduce alla seconda strada per diventare sommelier: fare la gavetta.

 

Non penso qualcuno si possa offendere se dico che un operatore di settore che lavora come sommelier è un sommelier anche senza il diploma “da sommelier”. Non essendoci inquadramento normativo, una persona che ricopre la posizione professionale di sommelier è a tutti gli effetti un sommelier. Diverso sarebbe per un avvocato che esercita la professione senza essere iscritto all’albo.

 

Se quindi non puoi permetterti un corso che in un certo senso “renda più agevole” questo cammino professionale, la strada numero due significa fare gavetta nel settore e unire questa esperienza allo studio individuale. Di libri sull’argomento ce ne sono molti e validi, basta buona volontà.

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Il lavoro può cominciare da un semplice lavoro di sala in enoteche o ristoranti, per poi rendersi più specifico nell’universo del vino. Oppure potresti cominciare dalle opportunità lavorative nelle cantine. Non c’è una strada definita, dovrai creartela tu cominciando da tutto quello che può metterti in contatto con un cammino di approfondimento sul vino.

 

 

Come puoi capire questa è una strada più difficile, ma meno costosa, anzi è probabile che sia tu a guadagnare qualcosa nel frattempo. Un mio caro amico cominciò da cameriere a Londra, per poi essere preso “sotto l’ala” del sommelier di un locale abbastanza noto, e finire dopo qualche anno a esercitare lui stesso questa professione nel medesimo locale.

 

Cosa occorre fare per diventare sommelier

Strada numero 1

 

  • corso per sommelier;
  • bottiglie per ampliare la tua conoscenza e “fare pratica”;
  • seminari e degustazioni;
  • visite in cantina.

 

Strada numero 2

Nel caso in cui tu scelga la seconda strada è probabile che (almeno fino a quando non deciderai di farlo per sfizio), ti risparmi il costo del corso, ma dovrai comunque spendere qualche soldino per dei libri che ti forniscano una solida base teorica, come questo di Luigi Moio.

 

Se non disdegni la lettura, ecco una breve rassegna di libri sul vino che, dal lato teorico, possono a mio parere colmare il non aver frequentato un corso di avvicinamento al vino.

Per rimanere aggiornato segui la pagina Facebook di Vinifero.it.

 

Se invece sei interessato ai corsi per sommelier ma non sai quale scegliere, sto lavorando a un raccoglitore di recensioni degli utenti che hanno frequentato i diversi corsi di avvicinamento al vino.

 

Ah dimenticavo, il mondo del vino è un mondo per tanti aspetti meraviglioso, quindi dacci dentro e non abbatterti se, soprattutto all’inizio, ti sembra “di non essere portato/a”. Ti faccio un grosso in bocca al lupo!

 

Vuoi altre informazioni su studi e carriere professionali? Scoprile su https://universitaelavoro.it/

 

 

 

 


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