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Come APRIRE un VINO INVECCHIATO?

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Per aprire un vino invecchiato occorre partire da un'ovvia considerazione: vino vecchio significa tappo vecchio. E allora come aprirlo senza correre il rischio di danneggiarlo? La risposta è... attraverso l'utilizzo di un particolare cavatappi: il cavatappi a lame.

Vino vecchio significa tappo vecchio. E allora come aprirlo senza correre il rischio di danneggiarlo?

 

Se sei arrivato fin qui è perché ti appresti ad aprire un bottiglia di vino invecchiato, insomma una bottiglia di vino che aspetti da un bel po’ di tempo. Non vuoi quindi correre il rischio di rovinarla. Nel qual caso ti consiglio di approfondire come conservare il vino perché, a prescindere dalla tua volontà, cattive condizioni di conservazione possono compromettere inevitabilmente l’evoluzione del vino e la sua qualità, ecco perché per uso domestico spesso vengono utilizzate le cantinette refrigerate (qui una guida alle migliori cantinette da vino online). Ma non perdiamo altro tempo, passo subito a spiegarti come aprire un vino invecchiato.

 

Non agitare la bottiglia di vino invecchiato

Probabilmente non c’è bisogno che io te lo dica, ma ricordati di maneggiare la bottiglia con cautela, poiché il vino invecchiato è caratterizzato spesso dai sedimenti (precipitazione di alcune sostanze).

 

Il vino invecchiato è (ovviamente) tappato col sughero?

La bottiglia di vino che ti appresti ad aprire ha quasi sicuramente un tappo di sughero (le bottiglie “da invecchiamento” per una questione anche “culturale” hanno il tappo di sughero). Il tappo di sughero di una bottiglia di vino invecchiato potrebbe aver perso la sua caratteristica consistenza ed elasticità, così potresti correre il rischio di sbriciolare la parte inferiore del tappo nel vino. Stappando la bottiglia con un normale cavatappi potresti accorgerti subito che il cosiddetto “verme” non fa presa come dovrebbe all’interno del sughero e puoi arrivare anche a rompere il tappo.

 

Vino invecchiato = tappo invecchiato, come fare a non romperlo?

Se il vino è vecchio il tappo è vecchio, e quando le bottiglie sono particolarmente vecchie e magari pregiate c’è uno strumento che solitamente i sommelier utilizzano per non correre rischi: il cavatappi a lame (o cavatappi a lamelle, a doppia lama etc.).

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Un cavatappi a lame

 

Tutti questi nomi indicano lo stesso oggetto: un cavatappi dalla forma insolita che riesce ad infilare le sue lame tra il tappo e il collo della bottiglia e, così facendo, tira via il sughero eventualmente rovinato “da sotto”.

 

Qui di seguito ti lascio il link per ordinarlo su Amazon: ti arriverà comodamente a casa. Se sei un consumatore di vino, o addirittura un appassionato, un cavatappi di questo tipo non può mai mancare in casa.

Se non sai come si usa questo cavatappi e vuoi approfondire la questione ti consiglio di leggere “come si usa il cavatappi a lame e a cosa serve“.

 

Come faccio se non ho il cavatappi giusto?

Se non possiedi questo cavatappi non posso consigliarti altro che procedere con estrema cautela nell’utilizzo del cavatappi convenzionale. Fai molta attenzione durante la rimozione del sughero. Questi sono alcuni semplici consigli:

 

  • inserisci (“avvita”) il verme del cavatappi nel sughero più in profondità che puoi, ma fai molta attenzione a non forarlo. Procedi lentamente.

 

  • Tira su con molta calma il sughero, se dilati il tempo di applicazione della forza corri meno rischi di lacerare il sughero “compromesso”.

 

Qual è il cavatappi migliore per aprire un vino invecchiato?

Tra i professionisti c’è sicuramente un cavatappi famoso per essere il fedele compagno di chi apre grandi bottiglie invecchiate. Il costo non è propriamente basso, ma in quanto ad affidabilità e durata non ha eguali. Il suo nome è Durand.

 


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